SPELTA IL DISPETTO DELL'ARTE
Una splendida e sfavillante menzogna... l'arte e le sue multiformi espressioni!
E se ci avesse preso in giro?
...rispetto al terrorismo e alla fatica degli equilibri internazionali ...e come per magia, con gli interventi misteriosi e stravaganti reazioni chimiche, la bolla di sapone entro la quale hanno montato questo orrido spettacolo si sfalda e torna il sereno e la vita reale, magari la stessa che nel romanticismo campeggia nell'atmosfera incantata dei paesaggi di Turner: se preferibile pensarlo, la domanda è d'obbligo, era davvero reale o ancora una volta menzogna fatata? Sembrerebbe quasi che il regista geniale che dispone, propone, colloca e inverte è un bambino dispettoso ma divertito a scorgere gli sguardi della gente per captarne le reazioni di cotanto misfatto...
...incomprensibile.
Per i bimbi montare e smontare, nascondere o velare la verità, gettare dal cesto tutti i giochi appena ordinati dai grandi per vedere il tutto nuovamente sparso sul pavimento è una goduria irripetibile.
L'artista è forse un bambino? Ulteriore domanda d'obbligo!....ma Spelta è forse un artista-bambino che attraverso le sue opere scultore si diverte a prenderci in giro? ...una palla col pelo, o meglio ancora,m una palla sgonfia e una splendida schiena di donna con la parvenza di seni, gli stessi che in un invertito contrasto di forme ritrovano spazio nella maternità ancora in nuce ma pronta a raccontare una nuova filastrocca fatata... ancora una volta un mondo, quello di Spelta e le sue sculture, di sensazioni contrapposte e apparentemente dispettose.
Un linguaggio in codice che suscita nello spettatore una sempre rinnovata curiosità,... cosa avrà pensato di comunicarci con queste strane forme? Una virilità mancata, la stanchezza di soluzioni irrisolte e sempre in agguato, relazioni "pelose" o "barbose"?
Alcune sculture trovano nell'arredo intimo di casa una collocazione funzionale, come i suoi vasi, forme doppie e composite, celanti un'intimità pudica quasi fosse un bacio appassionato di due amanti. Tra l'altro se l'utilizzo fisico del vaso-opera d'arte consiste nel ravvivare il contesto con la bellezza dei fiori, sinonimo di passione e amore, il linguaggio figurato nell'intreccio delle forme si apre a contrapposte risoluzioni. Ancora una volta, pertanto, potrebbe non essere una sola la esplicitazione del pensiero espresso... Spelta cos'altro avrà pensato di comunicarci? La fantasia si sbizzarrisce lasciando materia da plasmare su cui scolpire e modellare impressioni nuove e diverse così come diversi sono gli animi di ogni singolo che si ferma a guardare.
La vita è magia come lo è l'arte! e il fatto stesso di vivere è un grande dono e la morte potrebbe essere, stando alla frenesia del lavoro, tutto quel sonno arretrato di notti insonni passate a finire lavori urgenti, ed è allora che l'arte interviene lasciandoci godere lo spettacolo incantato degli innumerevoli voli dell'anima nel suo impercettibile rimanere ancorata alla terra.
Le sculture di Spelta racchiudono un'anima sempre nuova e pronta ad ascoltare la voce di ogni passante disposto a lasciarsi condurre per mano verso l'orizzonte della magia.
ottobre 2004
Antonio D'Amico

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